restauro diventa la storia di Marta. Seguiamo questa madre per le sale del museo. Ambienti che diventano un viaggio nel tempo. E negli spazi, attraverso i quadri come specchi, osserviamo la vita della donna tra un salotto romano e un museo a Milano, nei suoi luoghi come la Sardegna, Venezia, le Dolomiti, il Marocco. Siamo con lei. Sentiamo una voce… E la madre diventa la figlia che ricorda la madre. Una storia vera, intima, della prima influencer della bellezza. “La musa inquieta” scritto e diretto da Massimiliano Finazzer Flory è la storia di un rapporto tra l’arte come madre di tutte le cose e la nostra vita, storia vera che ha al centro il rapporto tra Marta Marzotto e il quadro di Sandro Botticelli “Madonna del Libro” da lei restaurato prima della scomparsa in favore del Museo Poldi Pezzoli di Milano. È la storia di una donna amante del bello, curiosa e creativa. Il suo sguardo trasforma le cose e viene rivelato come un sogno. E inquadrando il suo vestito, il suo cammino, i suoi capelli, una sua spalla, rimandiamo con dei flashback alla Sardegna con il suo mare ed il suo vento, ai suoi oggetti di creazione legati ai personaggi della sua vita come Umberto Marzotto e Renato Guttuso, alle case che ha abitato fra Milano, Roma, Cortina, Venezia. La voce nel film è quella di Marta estrapolata da interviste dell’ultimo periodo sull’infanzia, la giovinezza, i grandi amori, la voglia di sapere e di vita. Una donna che ha ispirato l’estetica, il design, la moda italiana attraverso la personalità di “nata libera”.
A cura di
Sonia Serafini
Paolo Sancamillo
Giulio Riservato