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“L’intrusa” è un film con la camorra ma non sulla camorra>>. La definizione del suo regista, nonché tra gli sceneggiatori, Leonardo Di Costanzo, fotografa al meglio la sua seconda opera di finzione dopo l’ottimo “L’intervallo”, vincitore del David di Donatello.
Cuore del film, a Napoli, è “la Masseria”, centro associativo e ricreativo ove le mamme del quartiere portano i loro bambini per sottrarli al degrado e alle logiche criminali. Qui trova rifugio e ospitalità la giovane moglie, con i suoi due figli, di un camorrista arrestato. Lei però per le altre madri rappresenta il male, la sua presenza non è gradita. Da bravo documentarista quale è, Leonardo Di Costanzo conferisce molta verosimiglianza al film. Da una parte un lungo lavoro preliminare di ricerca, osservazione e incontri con coloro che operano ove la storia è ambientata. Dall’altra il cast è composto quasi interamente da attori non professionisti o poco noti, provenienti dall’ambiente raccontato. La protagonista, la fondatrice del centro, è la coreografa Raffaella Giordano.
Dal 28 settembre al cinema.
Giornalista Riccardo Farina
Operatore di ripresa Marco Cappellesso
Post produzione Giulio Riservato