Lo aveva anticipato il direttore artistico della Berlinale, Carlo Chatrian, che questa 72esima edizione sarebbe stata caratterizzata da moltissime storie d’amore. Lo conferma Li Ruijun, giovane regista cinese che in concorso al Festival presenta “Return to Dust”, storia d’amore inaspettata tra due reietti di una società contadina che li ha già etichettati come superflui, silenziosi, non utili. In un matrimonio organizzato dalle rispettive famiglie i due trovano l’amore e il rispetto, sentimenti che nascono dalla necessità e volontà di perseguire un obiettivo comune.
Li Ruijun ci rivela il motivo per cui ambienta sempre i film nella sua città natale, Gaotai, e perché preferisce, al posto di attori professionisti, inserire nel cast amici e familiari: “ognuno dovrebbe avere la possibilità di apparire sul grande schermo”.
Li Ruijun ci rivela il motivo per cui ambienta sempre i film nella sua città natale, Gaotai, e perché preferisce, al posto di attori professionisti, inserire nel cast amici e familiari: “ognuno dovrebbe avere la possibilità di apparire sul grande schermo”.
A cura di
Chiara Nicoletti
Federico Barassi
