“Tell It Like a Women” racconta 7 storie tutte al femminile. Pur essendo diverse, le donne al centro della scena sono forti e consapevoli di sé, e affrontano di volta in volta le piccole e grandi sfide della vita dando prova di estrema determinazione e coraggio. Dei sette cortometraggi, girati in cinque Paesi diversi, alcuni traggono ispirazione da storie vere, mentre altri mettono in scena narrazioni frutto della fantasia delle registe e delle
sceneggiatrici, anch’esse tutte donne.
Tra le protagoniste del progetto c’è l’attrice Eva Longoria e l’episodio che la riguarda è diretto da Lucia Puenzo. La sinossi ufficiale: Ana, architetta con una vita frenetica, torna nella sua casa d’infanzia a Lagonegro per identificare il corpo della sorella minore. Al suo arrivo, Ana scopre che la defunta sorella Sara oltre alla casa, le lascia una figlia di 7 anni, Lena. Non avendo il tempo né il desiderio di crescere una bambina, Ana cerca di trovarle una sistemazione alternativa, tentando persino di pagare Bestabe, la tata della bambina, affinché la accudisse. Bestabe rifiuta e Ana lascia che sia il tribunale a decidere il destino della bambina. Venuta a conoscenza della scelta di Ana, Lena le scrive un biglietto d’addio e scappa via. La zia si mette dunque alla ricerca frenetica della bambina e, in quel momento cruciale, si rende conto che Lena non è poi così diversa da lei: è solo una ragazzina spaventata che cerca di trovare un posto nel mondo. Decide quindi che la sua carriera può aspettare e, dopo aver spento il telefono, si rivolge a Lana dedicandole tutta la sua attenzione, pronta a includere la bambina nella propria vita.
sceneggiatrici, anch’esse tutte donne.
Tra le protagoniste del progetto c’è l’attrice Eva Longoria e l’episodio che la riguarda è diretto da Lucia Puenzo. La sinossi ufficiale: Ana, architetta con una vita frenetica, torna nella sua casa d’infanzia a Lagonegro per identificare il corpo della sorella minore. Al suo arrivo, Ana scopre che la defunta sorella Sara oltre alla casa, le lascia una figlia di 7 anni, Lena. Non avendo il tempo né il desiderio di crescere una bambina, Ana cerca di trovarle una sistemazione alternativa, tentando persino di pagare Bestabe, la tata della bambina, affinché la accudisse. Bestabe rifiuta e Ana lascia che sia il tribunale a decidere il destino della bambina. Venuta a conoscenza della scelta di Ana, Lena le scrive un biglietto d’addio e scappa via. La zia si mette dunque alla ricerca frenetica della bambina e, in quel momento cruciale, si rende conto che Lena non è poi così diversa da lei: è solo una ragazzina spaventata che cerca di trovare un posto nel mondo. Decide quindi che la sua carriera può aspettare e, dopo aver spento il telefono, si rivolge a Lana dedicandole tutta la sua attenzione, pronta a includere la bambina nella propria vita.
A cura di
Margherita Bordino
Federico Barassi
Andrea Tranchina
