Oltre ai cookie necessari, con il tuo consenso, potremmo utilizzare i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Puoi scoprire di più su quali cookie potremmo utilizzare e attivarli nelle impostazioni.
Il sostantivo è gentile, “Cipria”, in netto contrasto con quanto accade. Siamo nell’Italia del 1941, in un clima di guerra il regime rassicura, viene lanciato un concorso legato a una cipria, “Velveris, velo di primavera”, nuovo prodotto. Cesare Zavattini tra gli ideatori del concorso, una giuria di eccellenze assolute: Alba De Cespedes, Luchino Visconti, Vittorio De Sica e lo stesso Zavattini. Le donne invitate a inviare la storia vera della loro vita al giornale “L’Illustrazione del Popolo”, le più belle saranno pubblicate e radiosceneggiate, la vincitrice diverrà persino un film. La guerra interrompe tutto, spazza via la cipria brutalmente. Giovanni Piperno e Anna Villari le hanno ritrovate, lette, selezionate, con “Cipria” così è stato finalmente realizzato il film tratto dalle loro vite seppur ottanta anni dopo..